Napoli, la protesta silenziosa dei commercianti: “No alle chiusure”

Era organizzata ed è avvenuta questa mattina sotto la sede della Regione Campania la protesta dei commercianti napoletani. Sotto l’egidia della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi (FIPE) di Confcommercio, uomini e donne si sono uniti per protestare contro eventuali chiusure delle attività commerciali.

L’aumento dei contagi da coronavirus ha fatto scattare l’allarme sanitario in tutta Italia. Come spesso è accaduto il Presidente Vincenzo De Luca, anticipando il Governo nazionale, ha approvato misure restrittive per la Regione Campania.

Prima l’obbligo di mascherine anche all’aperto e poi alcune restrizioni per locali, bar, ristoranti e gelaterie. Limiti che hanno riguardato l’asporto di alcolici e l’orario anticipato di chiusura degli esercizi commerciali. Ma gli imprenditori hanno detto “No“.

La protesta dei commercianti

In modo rispettoso delle norme anti-Covid, gestori e commercianti, si sono riuniti in rigoroso silenzio e muniti di manifesti per protestare contro eventuali chiusure o altre restrizioni. Dispositivi che potrebbero rivelarsi fatali per l’economia della città e dell’intera Regione.

Presenti gli esponenti di Confcommercio, Chiaia District (associazione dei negozi), Chiaia Night (associazione dei baretti) e imprenditori appartenenti a svariati settori anche di altre zone della città, soprattutto a quello della ristorazione. Intanto, Massimo Di Porzio presidente FIPE e Pasquale Russo Direttore generale Confcommercio hanno avuto un incontro con l’assessore alle Attività Produttive, Antonio Marchiello.

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Quest’ultimo ha garantito che i rappresentanti dei commercianti saranno presto convocato dal Governatore De Luca per discutere dell’ultima ordinanza e di eventuali provvedimenti che la Regione potrebbe prendere in futuro.