Tragedia ad Avellino. Morto Francesco Anzalone, 61enne originario di Mercato San Severino, che da tre anni combatteva con il mesotelioma contratto all’Isochimica di Avellino. L’uomo sposato e padre di due figli, è la 31esima vittima dell’amianto dell’azienda di Elio Graziano, deceduto tre anni fa, che negli anni ottanta scoibentava le carrozze ferroviarie nello stabilimento di Borgo Ferrovia.
I suoi ex compagni di lavoro lo ricordano come tra i più combattivi nel contestare l’assenza di minime adeguate misure di sicurezza all’interno dell’azienda. Il prossimo 22 ottobre riprenderà il processo nell’aula bunker del carcere napoletano di Poggioreale nei confronti di 27 persone accusate a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, disastro ambientale, omissione di atti di ufficio e omesso controllo. Un processo lungo che Francesco Anzalone non potrà vedersi concludere.
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L’amianto è un killer invisibile agisce in un lasso di tempo non breve, la causa principale dei decessi è dovuta a patologie che si verificano in seguito all’inalazione delle polveri: asbeteosi, fibrosi polmonari, placche e ispessimenti pleurici, mesotelioma peritoneale, mesotelioma della tunica vaginale e del testicolo e carcinoma polmonare.
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