E’ in completa controtendenza quanto avvenuto presso la scuola Orazio di Napoli – plesso facente parte dell’Istituto Comprensivo Raffaele Viviani – per l’anno scolastico che sta iniziando. Una decisione della dirigente scolastica, apparsa quanto mai anomala alla maggioranza dei genitori, ha scatenato un’accesa polemica.
La preside ha scelto di accorpare in due classi quelle che prima del Covid-19 erano tre sezioni. Una riorganizzazione che ha fatto storcere il naso ai genitori, in un momento in cui, a causa dell’emergenza Coronavirus, si sta cercando di ridurre il numero di studenti per aule – molte scuole hanno organizzato i doppi turni per riuscirci – e non di certo di aumentarli. E invece alla scuola Orazio quelle che fino al periodo pre-lockdown erano la III A, B e C, ognuna con all’incirca una quindicina di studenti, sono diventate due uniche sezioni da oltre 20 alunni.
Decisione, secondo quanto la dirigente avrebbe riferito ai genitori, presa per fronteggiare l’emergenza Covid-19, motivazione che è apparsa inverosimile poiché si scontrerebbe proprio con la volontà di avere aule meno numerose. Motivo per cui c’è chi ritiene che la scelta potrebbe essere dipesa dal numero ridotto di insegnanti. Le classi, inoltre, sarebbero state spostate in due laboratori, uno di questi però è dotato di lucernari e non di normali finestre che permetterebbero una maggiore areazione degli spazi, necessaria soprattutto in questo momento di emergenza. Sarà, dunque, un problema per gli alunni che, sfortunatamente, saranno collocati nella stanza “cieca”.
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La scelta di accorpare tre classi in due non è stata assolutamente gradita dai genitori degli alunni interessati da questo cambiamento, che già l’anno scorso quando la preside aveva provato a unirle, si erano opposti fortemente. Contrarietà dovuta non solo all’epidemia che stiamo vivendo – è indubbio che aumentare il numero di studenti per classe cozza con la volontà di evitare assembramenti e spazi eccessivamente affollati – ma anche perché lo spirito della scuola Orazio, indipendentemente del Covid-19, è sempre stato quello di avere sezioni con pochi bambini per poter così seguire la loro formazione adeguatamente. Tutte le altre classi, infatti, non supererebbero la quindicina di studenti.
Unire tre sezioni in due, oltre al problema epidemiologico, è sicuramente un disagio per gli alunni che si trovano a tornare a scuola dopo più di sette mesi di assenza in una situazione completamente diversa, con nuovi compagni. A far infuriare i genitori ci sarebbe stato anche il criterio di selezione delle due classi, inizialmente sarebbe dovuto essere a sorteggio. Ma, secondo quanto appreso da VocediNapoli.it, a seguito della protesta delle famiglie degli alunni che avrebbero scritto una lettera al Provveditorato agli Studi, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e alla stessa dirigente scolastica, si è scelto di far decidere alle insegnanti la suddivisione in base a criteri sconosciuti dai genitori. “Come decideranno? Per livello di istruzione? Per amicizie”, questa è la domanda che i padri e le madri si stanno ponendo e a cui vorrebbero ricevere una risposta.
Non ci sarebbe stato alcun passo indietro, invece, rispetto al provvedimento di accorpare le tre sezioni in due, nonostante l’opposizione dei genitori, che avrebbero chiesto alla dirigente le piantine delle nuove aule e il parere della ASL senza ricevere alcuna risposta, gli alunni di terza elementare rientreranno in due classi più numerose e completamente rivoluzionate, alea iacta est. Una situazione che appare quanto mai paradossale, mentre molte scuole napoletane hanno separato le classi, la Orazio ha pensato bene di unirle.
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