Dall’idea di un gruppo di Professionisti della riabilitazione, un progetto più ampio dedito non solo al campo della rieducazione linguistica, cognitiva, motoria, percettiva, comportamentale (come da protocollo riabilitativo), ma esteso a tutti gli studenti in difficoltà della scuola primaria e superiore, in concomitanza con le nuove norme governative.
“Non si tratta di sostituirsi alle scuole, ma di fornire loro, e soprattutto alle famiglie, maggiore supporto anche da un punto di vista curricolare. Vogliamo porre al servizio della società degli studenti – spiega il gruppo di professionisti – la nostra esperienza come logopedisti e pedagogisti, per supportare famiglie in difficoltà che temono contemporaneamente per la salute dei propri figli e per la loro formazione”. Non è la prima volta che, genitori molto impegnati da un punto di vista lavorativo, ma soprattutto attenti e preparati nei confronti della disabilità o delle difficoltà dei propri figli, risultino tante volte insoddisfatti di come il programma scolastico venga portato avanti. Tuttavia, non riescono ad ottemperare e a conformarsi alle copiose richieste didattiche, avendo magari più di un figlio, di cui uno di questi con disabilità, oltre a tutte le problematiche e gli impegni della vita quotidiana che si sovrappongono.
Ed è qui che possono intervenire Logopedisti ed Educatori: lo scopo è quello di garantire continuità nell’ambito dell’istruzione nel tentativo anche di colmare le lacune “personali” di alcuni studenti che (non ce ne vogliano gli insegnanti!), spesso vengono “trascurati”. E non ci si riferisce, in questo caso, solo alle grandi disabilità come autismo e altri ritardi della comunicazione (che pure vengono “mal-trattate” o eccessivamente “assecondate” in contesto scolastico), ma anche di situazioni para-fisiologiche (al confine tra patologia e fisiologia, -si potrebbe definirle ibride-) che includono difficoltà curricolari diagnosticate (DSA e altri disturbi) e difficoltà di natura emotiva (situazioni socio-culturali familiari difficili; condizioni socio-relazionali complesse) che per alcuni studenti possono risultare addirittura invalidanti.
L’Intervento logopedico-integrato Borghese, ad impronta foniatrico-logopedica, che prende il nome dal suo fondatore, il foniatra Massimo Borghese, mira anche ad insegnare ai ragazzi e ai genitori, le tecniche attraverso le quali divenire padroni di una materia, “aprendo” i contenuti di un argomento, sviscerandolo nelle sue componenti essenziali, in maniera tale da risultare comprensibile anche a chi, di primo impatto, non riesce come gli altri…
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