foto di GayNews
Una violenza inaudita della quale è stata vittima Federica, trans 37enne residente in via Arenaccia. La donna è stata picchiata all’interno del suo palazzo dopo essere rientrata da una serata trascorsa in compagnia. Federica fa la sex worker ed ha raccontato la tragica esperienza a GayNews
“Ricordo solo di essere stata colpita e di essermi risvegliata solo quando la mia coinquilina ha chiamato aiuto. Ho ripreso a parlare solo due giorni fa. Qualcuno mi aspettava nelle scale pronto a colpirmi. Nonostante 40 punti in testa e ferite su tutto il corpo i medici hanno detto che sono caduta per le scale. I condomini, interrogati dalla polizia giunta in loco, si sono inventati che ero ubriaca, che mi avevano visto barcollare già per strada e che sarei caduta per le scale. Nulla di più falso“, ha raccontato Federica.
“Da un anno – ha detto Federica – alcune persone nel palazzo, per fortuna non tutte, hanno reso la mia vita un inferno, perché sanno che ricevo delle persone a casa mia e faccio con dignità l’unico lavoro che ho potuto fare per vivere, quello della sex worker. Pago regolarmente l’affitto, sono tra le poche a pagare il condominio e non ho mai dato fastidio a nessuno. Quando mi hanno trovata in una pozza di sangue, mi ha spiegato la mia amica, una delle abitanti del palazzo è uscita urlando di non avvicinarsi perché avevo l’HIV. Sono stata costretta a mostrare i referti delle mie analisi per smentire queste falsità. La mia borsa, con la mia cagnolina dentro, è stata ritrovata al piano superiore della scala condominiale, a confermare che non sono certo caduta da sola”
Ha dichiarato Loredana Rossi, vice presidente dell’Associazione Transessuale Napoli (Atn): “Quanto successo a Federica è gravissimo. Ancora una volta una persona trans è vittima di doppia violenza e discriminazione: da parte dei condomini per la brutale aggressione, da parte del personale ospedaliero per il trattamento ricevuto. Nell’esprimere solidarietà affettuosa a Federica, mi unisco anche io, insieme con tutta Atn al coro di voci che richiedono finalmente l’approvazione in Parlamento della legge contro l’omotransfobia come anche in Regione Campania, dove è ferma da tempo. Nel flash mob Pride di Napoli, che avrà luogo il 27 giugno, grideremo con rabbia e coraggio: “Basta essere vittime nell’indifferenza dello Stato. Ora è tempo di legge“.
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