Uccide l’amico a cena dopo una lite: “Chiedo scusa alla famiglia, so che non c’è rimedio al mio gesto”

Non riesce a credere a quello che è successo Ulderico Piccolo, l’uomo che nella serata di sabato ha colpito con un coltello l’amico Augusto Grillo durante una rimpatriata tra amici. Nella giornata di martedì si è tenuta l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha ratificato l’arresto e applicato la misura della custodia cautelare in carcere.

Le parole di Ulderico Piccolo davanti al gip

Piccolo, agente immobiliare, aveva organizzato una cena in uno suo bungalow estivo a Castel Volturno. Durante l’interrogatorio, secondo quanto riportato da Teleclubitalia, ha raccontato che la vittima sarebbe arrivata dopo, tra loro è nata una discussione e complice l’alcol, dopo aver invitato Grillo a lasciare la casa, si sarebbero scontrati sul vialetto esterno.

“Lo so che non c’è rimedio al mio gesto ma sono disposto a sostenere la sua famiglia per quanto possibile”, questo è quanto Piccolo ha detto a voce bassa durante l’interrogatorio. L’uomo ha raccontato che con la vittima avevano avuto una discussione e una volta fuori, Grillo lo avrebbe afferrato per un braccio e lui, che aveva il coltello della brace in mano, l’ha colpito al torace. La vittima si è accasciata al suolo in una pozza di sangue e Piccolo per non aspettare i tempi dell’ambulanza, l’ha immediatamente portato alla clinica Pineta Grande, dove è morto subito dopo il suo arrivo.

L’agente immobiliare ha immediatamente confessato l’accaduto ai carabinieri, portandoli sul luogo del delitto e dando loro anche l’arma con cui aveva colpito l’amico. Mentre Piccolo resterà in carcere, si attende l’esito dell’esame autoptico che potrà dare ulteriori chiarimenti sull’accaduto agli investigatori.