Il Tribunale di sorveglianza di Sassari ha disposto gli arresti domiciliari per Pasquale Zagaria, fratello del boss dei Casalesi Michele Zagaria, catturato nel 2011 dopo anni di latitanza. Pasquale Zagaria lascia così il carcere ottenendo 5 mesi di arresti domiciliari per gravi problemi di salute, per i quali non può proseguire la cura a Sassari a causa dell’indisponibilità della struttura sanitaria riconvertita per la cura del Covid-19. Pasquale Zagaria trascorrerà i domiciliari in una località del Nord Italia.
I magistrati di sorveglianza, per evitare la scarcerazione di Pasquale Zagaria, hanno anche chiesto il suo eventuale trasferimento al Dap in un altro istituto penitenziario, attrezzato per la tipologia di trattamenti di cui aveva bisogno ma “dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – si legge nel provvedimento della Sorveglianza – non e’ giunta risposta alcuna…“.
Soprannominato “Bin Laden“, Zagaria sta scontando una condanna a 20 anni di reclusione, rideterminata dal Tribunale di Napoli e passata in giudicato lo scorso 23 marzo. In assenza di alternative, quindi, il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha disposto la detenzione domiciliare nel bresciano per il sessantenne Zagaria.
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