Una discussione iniziata come confronto sul tema della sicurezza per gli operatori del 118 e culminata in una vera e propria aggressione. Sedie che volano, scrivanie ribaltate, attaccapanni usato coma arma e poi calci.
Il caos e la violenza sono andati in scena nell’ufficio del capo del 118, Giuseppe Galano. Quest’ultimo è stato la vittima, colpito anche a calci e poi svenuto. Tanto che è stato necessario un suo ricovero presso il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare.
Carnefice, una donna, rappresentante del sindacato CISL per gli operatori delle ambulanze. A fermarla e placarla altre persone presenti in quel momento. La vicenda ha aperto una grave frattura interna alla sanità locale.
La donna è stata anche trasferita e per protesta ha scritto una lettera destinata a Galano, al Direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva e al Governatore Vincenzo De Luca. Come riportato da La Repubblica, la donna ha scritto che i fatti sono avvenuti, “all’indomani di alcune legittime osservazioni della coordinatrice in merito alle criticità organizzative e di tutela degli operatori del 118“.
Infine, secondo il sindacato, l’amministrazione sanitaria non può trasferire dirigenti sindacali senza che l’organizzazione di appartenenza dia parere positivo al nulla osta.
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