L’ha raccontato nel programma radiofonico La Radiazza cosa è accaduto a suo figlio a Napoli. Protagonista di questa storia un signore che ha denunciato a Gianni Simioli la multa ricevuta da suo figlio dai carabinieri mentre era in strada con regolare autocertificazione.
Il ragazzo sarebbe uscito di casa con mascherina e guanti per andare con l’auto nella concessionaria di famiglia, spostandosi da Fuorigrotta ad Agnano, quindi nello stesso comune, dove avrebbe dovuto dar da mangiare al cane. Secondo il racconto del signore aveva scritto tutto nell’autocertificazione, dando come motivazione la necessità di accudire l’animale. Il figlio, una volta fermato dai carabinieri, avrebbe mostrato il foglio, specificando che nella concessionaria non avrebbe incontrato nessuno e che tutto sarebbe stato fatto in massima sicurezza.
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Ma i militari, come ha raccontato il padre, l’avrebbero multato lo stesso con un sanzione di 280 a cui dovrà seguire una denuncia penale. Simioli ha pubblicato sulla sua pagina la denuncia fornitagli dal signore come dimostrazione di quanto accaduto. Sembrerebbe che i carabinieri quando hanno ascoltato la giustificazione del cane, avrebbero risposto: “o can puortatel a cas”. “Secondo loro il cane poteva anche morire di fame non c’era l’esigenza di farlo mangiare.”, il padre del ragazzo ha così concluso il racconto.
Il post di Gianni Simioli
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