Marianna e la sindrome di Down: “Il mio cromosoma in più è quello della gioia”

Marianna Peduto è una ragazza di 26 anni che vive a Posada, in Sardegna. Diplomata con il massimo dei voti al Liceo Pedagogico-Musicale di Nuoro, Marianna ha una vita sociale intensa ed una irrefrenabile passione per il canto e la recitazione, sogna di duettare un giorno con Tiziano Ferro ed ha come idoli Fiorello e Checco Zalone.

Fin qui, sembra una vita come quella di tante ragazze sue coetanee, eppure, come racconta in una lunga intervista apparsa su Fanpage, Marianna, straordinaria e piena di vita, ha qualcosa di diverso, anzi in più:

“Quando ho saputo di avere la Trisomia21, non l’ho accettato e non volevo più stare con gli altri. Ma oggi per me è pura adrenalina, io lo chiamo il cromosoma della gioia! Per molte persone non è facile farsi accettare. Io mi sono sempre trovata bene con tutti. Le persone mi vogliono bene, sono stata fortunata. Alle vittime di bullismo consiglierei di parlarne sempre con i genitori prima di tutto, e poi con gli insegnanti o con gli amici“.

A chi le chiede se si sente diversa dagli altri lei risponde con un velo di malinconia: “Beh, non sono in grado di fare certe cose, ad esempio non posso avere una macchina e non ho un fidanzato. Per me è difficile perché sono diversa dagli altri. Cioè, non proprio diversa-diversa, però ho più difficoltà a trovare un ragazzo, ecco”.

Il vero cruccio di Marianna è quello di non riuscire a trovare un lavoro, nonostante la sua idoneità sia stata certificata da una commissione medica. La ragazza non si perde d’animo e cerca di condurre al massimo la sua vita, impegnandosi in tante attività, dalla salsa alla bachata, alla palestra, alla dieta e alle attività di teatro e musica.

Nonostante tutte le difficoltà, Marianna è un grande insegnamento per tutti noi che spesso ci lamentiamo di cose superflue e non ci sentiamo mai soddisfatti. Lei infatti afferma fieramente di essere felice perché si sente molto amata: “In tanti mi vogliono bene, anche se so che ci sono pregiudizi nelle persone ma perché non conoscono e hanno paura! Vorrei dire alla gente di uscire dal guscio in cui è rinchiusa, ad esempio chi ha la sindrome di Down”.