L’iniziativa è stata lanciata da alcuni commercianti guidati dal fioraio Giovanni e da Padre Ghezzi. Protagonisti Antonio Parisi e la sua edicola sita nel cuore del Vomero. Antonio ha avuto lo stop della concessione e per questo deve essere sfrattato.
La sua reazione è stata quella di trasformare l’edicola in un gazebo dove si è poi barricato per evitare che le forze dell’ordine eseguissero tale dispositivo. Antonio ha una figlia e un mutuo da pagare. Aveva anche pensato ad un gesto estremo che avrebbe messo fine a tutta quest’agonia.
Antonio dovrebbe pagare delle multe per le sanzioni ricevute per un’occupazione abusiva di suolo pubblico. Da qui è nata l’iniziativa del quartiere.
“Le regole devono essere certe ma anche giuste. Nessuno vuole sottrarsi a quelle che sono le norme che solo in questi casi si impongono alla lettera ed oltre al povero giornalaio ma esagerare nei provvedimenti punitivi può avere conseguenze spiacevoli e pericolose. Penso che la vita di una persona valga di più. Quello che devo sottolineare in questa specifica situazione è che non c’è stato il sindaco, un assessore, un solo politico che sia intervenuto per capire cosa accadeva e trovare una soluzione e non lasciare che Antonio restasse da solo a combattere quella lotta per la sopravvivenza. Non voglio esprimere facili giudizi, ma penso che se si fosse trattato di altri, caso mai un extracomunitario invitato a rispettare la legge, si sarebbero mobilitati in massa i tanti moralisti come spesso accade. Antonio deve pagare le multe se ha sbagliato ma certamente non gli si può togliere il lavoro e lasciarlo in mezzo alla strada assegnando la sua edicola a qualcun altro. Al Vomero esistono ambulanti senza permesso e tante forme di occupazioni abusive di ogni genere ma guarda caso si punta solo alla chiusura di questa edicola senza nessuna tolleranza. Un edicolante non fa rumore, non fa audience”, ha dichiarato – come riportato da QuotidianoNapoli – l’avvocato Angelo Pisani che ha concluso dicendo:
“Poi mi auguro che la magistratura faccia anche chiarezza sulla metodologia adottata in questa circostanza e sui regolamenti comunali e su tutte le occupazioni di suolo pubblico, come sulle tende dei bar e gazebo che alcuni possono mettere altri no, sulle multe che devono esser elevate a tutti senza distinzione per evitare concorrenza sleale e su tutte le attività di italiani o stranieri“.
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