foto da Il Corriere del Mezzogiorno
Piange ancora l’Irpinia, grida ancora di dolore il quartiere Ferrovia di Avellino. Un nome un perché, visto che negli anni ’80 venivano coibentate le carrozze dei treni. Questo procedimento produttivo era realizzato con l’amianto.
E la lunga esposizione al materiale ha causato ancora una morte. Quella di Angelo D. la cui vita è stata spezzata dalla malattia. Una battaglia combattuta fino alla fine come la sfida che stava portando avanti in Tribunale.
Come riportato da Il Mattino, infatti, vi è un processo in corso contro l’Isolchimica, la fabbrica associata a questa tragica storia. Anche il cognato della vittima è deceduto due anni fa.
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