Spese sanitarie, arrivano le novità. Dal 1 gennaio 2020 è entrato in vigore il bonus sulle spese mediche che permette di avere una detrazione fiscale pari al 19%. Per chi paga in contanti invece, il rischio è di perdere l’agevolazione.
La Legge di Bilancio, infatti, stabilisce che la detrazione al 19% spetta “a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti”. Nello stesso articolo, inoltre, sono riportate anche le limitazioni al bonus: “Non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale”.
Pagare in contanti anziché con metodi rintracciabili potrebbe far perdere la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali su alcune spese mediche. Non si potranno più utilizzare i contanti, nel dettaglio, per le visite specialistiche private, ad esempio dal cardiologo, dal dentista o da altri specialisti. Nemmeno i ricoveri potranno essere pagati con il denaro liquido, mentre le spese in farmacia accetteranno qualsiasi tipo di pagamento.
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