foto di repertorio
Catturato dopo due mesi di latitanza. A stanare Sabatino Pellegrino, 51 anni, vicino al clan Mallardo, sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Il latitante è stato bloccato in un appartamento di Melito. Nell’appartamento sono stati trovati e sequestrati due telefoni cellulari che saranno oggetto di verifiche che confermino l’attività illecita dell’arrestato.
Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, e dirette dal Sostituto procuratore Maria Sepe e dal Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli della Dda partenopea, hanno già portato all’emissione di un fermo di indiziato di delitto e della citata ordinanza dell’8 novembre in cui Trambarulo e la compagna sono stati ritenuti responsabili a vario titolo dei delitti di violenza privata, usura ed estorsione continuate aggravate dal metodo mafioso, ai danni di due imprenditori, operanti nell’hinterland nel settore alimentare e tessile.
In questo disegno criminoso Pellegrini – secondo l’accusa – si è prodigato per recuperare i crediti dai soggetti usurati vittime di Trambarulo Gennaro. Il latitante è stato sorpreso al piano terra di una palazzina di Melito di Napoli e alla vista dei militari non ha opposto resistenza.
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