Dovrebbe esserci la quiete dopo la tempesta, invece si assiste a una discarica a cielo aperto. E’ questo il panorama all’indomani del maltempo che si è abbattuto sulla città di Napoli. Temporali e forti venti non hanno dato tregua al capoluogo campano, che questa mattina oltre a essersi svegliato con una scia di danni, ha dovuto fare i conti con le distese di plastiche e rifiuti che si sono riversate sulle varie spiagge.
Le mareggiate delle ultime 24 ore, infatti, hanno trascinato a riva rifiuti plastici di ogni genere, tra buste, lattine, sacchi, bidoni, pezzi di vasi e di sedie, lo scenario delle coste napoletane questo mercoledì mattina somigliava più a un grande immondezzaio. Come si vede dalle foto, la spiaggia della Rotonda Diaz, così come altre zone del litorale partenopeo, versava in questo stato. Gli spazzini comunali si sono subito adoperati per raccogliere la grossa quantità di spazzatura arrivata dal mare.
Ma all’indomani della perturbazione che ha colpito Napoli si riaccende l’attenzione, che non dovrebbe mai spegnersi, sul problema dei rifiuti gettati in mare. Mare che viene utilizzato, senza alcuno scrupolo, come un grande cestino in cui poter buttare tutto. A denunciare la drammatica situazione ci aveva pensato qualche giorno fa la onlus CSI Gaiola, che aveva rinvenuto sulla spiaggia una carcassa di delfino, morto intrappolato tra le reti. Anche in quell’occasione le foto parlavano chiaro: distese di residui plastici invadevano la piccola lingua di sabbia della riserva naturale. Immagini che dovrebbero alimentare una maggiore coscienza che spinga a rispettare il Pianeta in cui viviamo e a salvaguardare i nostri mari.
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