Telecamere della trasmissione “I Fatti Vostri” nel quartiere napoletano di Pianura per approfondire l’appello lanciato da Roberta Carandente Coscia, la 26enne che la scorsa settimana ha chiesto, attraverso la pagina Facebook “Pianura e dintorni“, di essere aiutata a ritrovare il fratello maggiore del papà, dato in adozione poco dopo la nascita.
Sia Roberta che papà Giuseppe saranno domani, giovedì 17 ottobre, ospiti della trasmissione condotta da Giancarlo Magalli a partire dalle 11,05. A VocediNapoli.it la 26 spiega quello che è accaduto in questi giorni con gli inviati della trasmissione: “Siamo andati negli uffici comunali di Pianura per spulciare gli archivi relativi al matrimonio dei miei nonni e i registri dell’anagrafe. Abbiamo appreso che nonno e nonna si sono sposati il 1 giugno del 1951 senza pubblicazione, solo con un avviso. Sono poi andati a dichiarare il loro matrimonio in Municipio solo il 6 luglio”. Altri dettagli verranno poi spiegati nel corso della trasmissione.
LA STORIA – “E’ una mia richiesta per mio padre. Si chiama Giuseppe Carandente Coscia, nato a Pianura il 30/11/1956, corrisponde alla foto dell’uomo adulto e del bambino in braccio alla madre, cioè mia nonna Polverino Giuseppa, nata a Pianura il 16/03/1923. Mia nonna prima di sposarsi con mio nonno Carandente Coscia Vincenzo, ha dato in adozione il suo primo figlio avuto con un altro uomo, tra gennaio e maggio 1951. Il bambino aveva pochi mesi e tutte le sue tracce sono state completamente cancellate. Mio padre è in cerca di suo fratello da tempo, per cui vi chiedo di condividere questa foto e far girare questo appello. Forse grazie alla foto, sperando in un’eventuale somiglianza e grazie ai ricordi e alla coscienza dei pianuresi, quelli non più giovanissimi, mio padre potrebbe, finalmente, conoscere ed incontrare suo fratello. Grazie a tutti coloro che condivideranno questa storia”.
“E’ ANCORA VIVO” – Numerosi i messaggi e la solidarietà degli utenti del web. Tra i cittadini del quartiere napoletano c’è chi dice di sapere di più sulla vicenda e di essere pronto a vedersi da vicino per raccontare la sua versione dei fatti. “Abbiamo un certificato di battesimo ma non sappiamo se sia reale, perché sono state confuse un po’ di cose che poi non coincidono con i racconti. Hanno fatto di tutto per nascondere. Il nome iniziale dovrebbe essere Giorgio e come secondo e terzo nome ci sta sempre sul certificato di battesimo Giuseppe-Luigi. Sappiamo per certo che esiste e non è morto perché mio padre sono anni che è in cerca di suo fratello (l’unico che lo sta cercando tra i suoi altri fratelli). Ha avuto un’infanzia difficile per cui la madre quando seppe delle sue ricerche lo mandò a chiamare dicendogli “fermati, devi farti gli affari tuoi, sei sulle mie tracce”.colo
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