Invasione di meduse a Napoli, mare inagibile per i bagnanti: “E’ la stagione della maturità riproduttiva”

Meduse ovunque. Il Golfo di Napoli, in queste prime giornate di caldo estivo, è ricoperto da un tappeto di meduse della specie Pelagia Nactiluca, una tipologia detta anche “vespa di mare” famosa per essere fortemente urticante. Chilometri di costa posillipina, dalle acque protette di Gaiola, Marechiaro, Rocce Verdi fino anche a Riva Fiorita,  non consentono ai numerosi bagnanti di rinfrescarsi nemmeno sul bagnasciuga, dove c’è la maggiore presenza di meduse.

E’ lecito chiedersi come possa definirsi questo inatteso fenomeno, se un problema di inquinamento delle acque o semplicemente un fenomeno naturale. A rispondere è sia il Centro Studi Interdisciplinari di Gaiola, sia il professore dell’università Federico II, Ferdinando Boero, che – intervistati da Il Mattino – escludono che il fenomeno sia legato all’inquinamento del mare: “Grazie alla presenza della stazione zoologica Anthon Dohrn, abbiamo a disposizione una preziosa memoria storica su ciò che succedeva alla fauna marina circa due secoli fa. Anche questo fenomeno di invasione di meduse è descritto nel libro di Lo Bianco. E’ un fenomeno naturale intermittente, ma qui è già successo“. Attraverso il manuale scritto nel 1909 da Lo Bianco, si è potuto notare come il fenomeno che in questi giorni si sta manifestando nel Golfo di Napoli sia già accaduto anni fa sempre nello stesso luogo e sarebbe causato dalla “stagione di maturità sessuale degli animali del Golfo“.

Non si può stabilire quando le correnti porteranno via le meduse, né è possibile prevedere se queste torneranno durante il corso dell’estate. Bisogna stare attenti afferma Boero: “si tratta di una specie di meduse che viene a morire in superficie. Sono meduse anziane che hanno però generato piccole meduse, non ancora visibili, che si stanno disperdendo in mare“. Nonostante l’invasione stia ostacolando tutte le attività in programma lungo le coste, come lo Snorkeling, il Centro Studi Interdisciplinari di Gaiola ci tiene a ribadire “che le meduse sono animali planctonici che non decidono dove andare e vengono trasportate passivamente dalle correnti, quindi evitiamo le solite scene di mattanza di meduse per ripulire il mare: sono organismi marini come tutti gli altri e come tutti hanno diritto di vivere in santa pace nel mare. Attendiamo con un po’ di pazienza che le correnti le portino via“.

Quindi niente panico, non si può ancora parlare di un vero SOS. “se ci sono ora non è detto che ci siano anche nei prossimi mesi estivi. C’è una piccola probabilità che le meduse tornino. E’ la natura“, afferma Ferdinando Boero.

Claudia Coppola

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