L’ultimo sfregio ai defunti, luci votive spente nei cimiteri: “Non pagate il bollettino”

Una spiacevole sorpresa ha accolto i parenti dei defunti che riposano nei cimiteri del comune di Napoli: hanno trovato le cosiddette “luci eterne”, piccole lampade poste davanti ai marmi delle tombe, spente. Sulle prime si è pensato ad un guasto dell’impianto elettrico ma c’è voluto poco per capire che non era così. Alla richiesta di spiegazioni – così come riporta Il Mattino – i custodi delle strutture hanno dovuto chiarire che le forniture elettriche erano state deliberatamente staccate e i parenti che avevano pagato per il servizio sono insorti con grida e minacce, rivolgendosi anche alle forze dell’ordine.

La società che si occupa di tenere accese le luci votive in tutti i cimiteri del napoletano è la Selav S.p.A., che ha dei trascorsi poco chiari: già nel 2018 il Tribunale amministrativo regionale aveva emesso una pronuncia affinché alla Selav venisse revocato l’affidamento dei servizi di illuminazione votiva e ambientale dei cimiteri napoletani. Un ricorso dell’azienda aveva però ribaltato la decisione, confermata solo in seguito dal Consiglio di Stato.

Lo scorso 4 marzo il Comune di Napoli ha emesso un comunicato nel quale si invita la popolazione a non effettuare pagamenti alla Selav, bensì allo stesso Comune di Napoli. Coloro che invece hanno già versato la somma dovranno esibire la ricevuta di pagamento all’amministrazione comunale. Il Comune ha inoltre annunciato che presto sarà indetto un concorso per l’affidamento dell’illuminazione ad una nuova società.

“Siamo particolarmente contenti del risultato che accoglie completamente le nostre ragioni e fa onore alla bravura professionale della nostra avvocatura” ha commentato il vicesindaco con delega ai cimiteri, Enrico Panini. “Nelle more dell’iter necessario alla gara verranno adottate tutte le possibili soluzione per assicurare il servizio di illuminazione nei cimiteri ai nostri cittadini senza creare disagi e disservizi”.