Non c’è stata nessuna uscita mediatica per Marco Di Lauro, il boss latitante da 14 anni arrestato nel primo pomeriggio a Chiaiano in un blitz interforze.
Su disposizione della Procura di Napoli, già da tempo è impossibile per fotografi e giornalisti assistere e documentare operazioni del genere. Su Di Lauro jr, o meglio “F4”, in tanti speravano in una eccezione, considerato soprattutto il profilo criminale del figlio di Ciruzzo ‘o milionario, secondo solo al latitante numero uno Matteo Messina Denaro.
Invece non c’è stato verso, tra le polemiche e la nota del sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania sul “diritto di cronaca negato fotoreporter e videomaker” il diritto di cronaca. “Ai giornalisti è stato vietato l’accesso anche per una foto opportunity che avrebbe soddisfatto le esigenze minime di chi è chiamato a documentare fatti importanti come la cattura del secondo criminale ricercato più pericoloso d’Italia. Per non parlare del fatto che la Questura ha ufficializzato la notizia solo dopo l’uscita del tweet del ministro dell’Interno Matteo Salvini. È evidente che il tentativo di controllo dell’informazione si sta avviando verso una deriva pericolosa a danno, prima di tutto, dei cittadini”.
Insomma Marco Di Lauro, ribattezzato nei suoi 14 anni di latitanza “il fantasma di Secondigliano e Scampia”, si è dimostrato tale anche dopo l’arresto. Ma in un video girato e confezionato dalle forze dell’ordine c’è un dettaglio che contraddistingue “F4” con il resto dei suoi familiari.
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Quando l’auto civetta di colore bianco della polizia arriva in Questura con Di Lauro jr a bordo, scortata da volanti e gazzelle, da motociclette e da un elicottero che dall’alto ha controllato che tutto andasse per il verso giusto, il 38enne esce dalla vettura con il capo chinato, così come fece il padre nel 2005 dopo l’arresto dei carabinieri e così come ha fatto di recente un altro fratello, Salvatore, alias “Terremoto“, quando venne arrestato il 6 giugno 2017 (per poi essere scarcerato dal Riesame dopo due settimane).
Un modo per non far trasparire emozioni e per non essere ripresi in pieno volto. Un atteggiamento tipico della famiglia Di Lauro, sempre molto riservata e lontano dai riflettori dei media. Ad eccezione però di “F1”, Cosimo Di Lauro, che quando venne arrestato sfidò apertamente gli sguardi di tutti, con il suo stile, anche nel modo di vestire, molto vicino al personaggio principale de “Il Corvo”, interpretato da Brendon Lee.
IL VIDEO DELL’ARRIVO IN QUESTURA
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