Investito e pestato dal branco, il racconto: “Vieni qua sporco, ti uccidiamo oggi. E’ finita per te”

“Vieni qua sporco, ti uccidiamo oggi. E’ finita per te”. Lo “sporco” sarebbe Ossuele Gnegne, 28enne originario della Costa d’Avorio ma regolarmente in Italia da 10 anni e residente ad Arzano, comune a nord di Napoli, dove lavora come dipendente nella palestra Imperial.

Ossuele stava andando a lavoro la scorsa notte, erano da poco passate le 4 del mattino del 31 gennaio quando è finito nel mirino di quattro giovani ragazzi (dai 18 ai 24 anni) che, a bordo di una Smart, hanno prima tentato di investirlo, poi non contenti sono scesi e armati di cric lo hanno colpito anche con schiaffi e pugni.

“Mi hanno visto e sono tornati indietro e con una manovra hanno tentato di investirmi. Ho tentato di salire sul marciapiedi ma mi hanno preso lo stesso. Fortunatamente sono caduto dal lato del marciapiedi e non da quello dell’auto. Stavo a terra, avevo dolore al braccio, loro intanto erano scesi dall’auto. Li guardo e gli chiedo cosa avessi fatto. “Niente, ti uccidiamo” mi rispondono. Capisco allora che si sta mettendo male e scappo in un cortile di una scuola, loro mi inseguono e mi colpiscono alle spalle con un bastone”.

Ossuele riesce, per fortuna, nascondersi. “Ero dietro ad alcune fioriere e nel frattempo ho chiamato i carabinieri. Era buio e non mi vedevano bene. Così hanno fatto più giri con l’auto e con i fari cercavano di capire dove mi trovavo. Mi vedono e si avvicinano dicendomi: “Dove vuoi andare oggi, è finita per te sporco, ti uccidiamo”. Mi sono nascosto dietro un’altra fioriera mentre mi lanciavano sassi e bottiglie. Poi ho richiamato i carabinieri che sono arrivati subito e li hanno fermati”.

Ossuele è scosso, ha visto la morte in faccia ma grazie anche all’intervento dei militari della Tenenza di Arzano è riuscito a salvarsi. “Ho iniziato a piangere davanti ai carabinieri, loro mi hanno chiesto il perché e gli ho spiegato che io qui non ho mai fatto del male a nessuno, non ho mai insultato nessuno, rispetto tutti quanti. Perché mi vogliono uccidere? Stavo andando a lavoro e ora rischio seriamente di non poterlo più fare perché mi hanno spezzato il braccio. Il proprietario dell’Imperial sono brave persone e mi stanno aiutando tanto. Io però adesso ho paura perché mi hanno aggredito senza motivo”.

“In Italia – conclude – non c’è razzismo, c’è ignoranza. Io mi trovo bene con tutti ma adesso anche i politici devono parlare più chiaramente su questo argomento per far cambiare le cose”.

LEGGI ANCHE – ARRESTATO IL BRANCO CHE HA AGGREDITO OSSUELE

redazione

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