Lei è nata a Omegna, in Piemonte, lui è nato a Vico Equense località costiera in provincia di Napoli. Stiamo parlando di Cinzia Primatesta e Antonino Cannavacciulo, marito e moglie, una coppia inossidabile.
Lei ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aspetti della sua vita privata e altri relativi quella professionale del marito che lei chiama “Toni“. L’occasione è l’anniversario ventennale del locale gestito da entrambi.
Infatti, il prossimo mese di marzo, l’hotel e ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio a nord del lago d’Orta, compirà 20 anni. Proprio vicino al lago è avvenuto l’incontro tra i due dopo che il padre di Cannavacciuolo aveva convinto il figlio a trasferirsi al Nord per iniziare a lavorare e imparare il mestiere di chef.
“Quando ce lo propose, eravamo in macchina fermi a un semaforo. Avevo 20 anni ma me lo ricordo bene. Eravamo davanti a Villa Crespi. Fu un segno. Con Tony siamo diventati subito amici, poi lui è partito per fare esperienze in giro. Lo andavo a trovare sempre. Senza quella mia determinazione iniziale ci saremmo persi“, ha dichiarato la Primatesta.
Poi, nel 1999 (poco più che ventenni) la svolta. Infatti, grazie anche all’aiuto dei genitori di Cinzia, entrambi sono riusciti a rilevare Villa Crespi e la relativa attività. Ed è li che è iniziato il sogno, fatto all’inizio di duro lavoro e sacrifici.
Ha affermato la Primatesta: “Oggi solo qui siamo in 54 e nell’intero gruppo gestiamo 130 persone. Ma quando abbiamo aperto eravamo in 15 a fare tutto. Finivamo sempre oltre l’una di notte. Senza mai giorno di chiusura. Sono stati anni durissimi. Anche se sono contenta di essermi sacrificata tanto. Tony ha sofferto lo stress. E così è ingrassato. Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza. Era magro“.
Finché non sono arrivati il matrimonio, le stelle Michelin, e il successo in Tv: “Ce l’ho portato io. Pensavo che la televisione ci avrebbe aiutato a crescere. Quando gli proposero di fare la prima edizione di Masterchef, disse: ‘Ma che è questo Masterchef?’. Io lì non fui abbastanza pronta a convincerlo. Quando però da Endemol lo cercarono per proporgli Cucine da incubo, presi io la telefonata. Gli riferii che volevano fargli un provino a Roma, mi rispose che avrebbe valutato solo se fossero venuti loro qui“.
E adesso Cinzia e Antonino hanno aperto i bistrot a Novare e Torino. Ma c’è ancora un altro obiettivo, legato più al cuore che alla logica: aprire nel 2020, un albergo con ristorante a Ticciano, la frazione di Vico Equense dov’è nato e cresciuto Cannavacciuolo.
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