Sfruttava 20 braccianti e tra questi anche una ragazzina invalida, minore di 14 anni, oltre a una donna in stato di gravidanza.
Un “caporale” bulgaro di 50 anni è stato arrestato dalla Guardia di Finanza a Sparanise, nel Casertano, dopo essere stato sorpreso su un fondo agricolo a controllare il lavoro 20 “schiavi” tutti intenti alla raccolta di fagiolini sotto serra.
Le indagini hanno portato i finanzieri, che da tempo seguivano le attività dell’uomo, a chiudere il cerchio e ad arrestare uno dei “caporali” che quotidianamente reclutava per conto di imprenditori agricoli decine di braccianti sfruttati per parecchie ore in cambio di una paga misera.
L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e negli ultimi mesi, grazie all’operazione “Black Job Market” ha portato all’arresto di numerosi caporali, quasi sempre stranierri. L’uomo acquistava partite di ortaggi che successivamente venivano vendute ad altri operatori del settore, realizzando così illeciti profitti fino al 400% del costo della manodopera sfruttata.
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