La scorsanotte, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Carlo Arena hanno arrestato Ciro Contini, di 30 anni e Vincenzo De Pompeis, 18 anni, entrambi pregiudicati. I due sono stati arrestati per i reati di porto, detenzione e ricettazione di arma e munizionamento. I poliziotti nel corso di ordinari servizi di prevenzione e repressione dei reati in genere, poco dopo l’una di notte, in via Nicolini in direzione Ponti Rossi, hanno intercettato una autovettura Micra con a bordo due giovani che hanno destato la loro attenzione .
Le forze dell’ordine hanno intimato l’alt ai due per un controllo ma, i due giovani, hanno repentinamente invertito la marcia, effettuando un testa coda, e sono fuggiti in direzione via Arenaccia. I due hanno cercato invano di far perdere le loro tracce, ma i poliziotti non li hanno mai persi di vista, anche quando hanno lasciato l’auto in via Mazzocchi, angolo via Sant’Attanasio, cercando di fuggire a piedi. Nel momento in cui hanno abbandonato la vettura, per tentare la fuga a piedi, i poliziotti hanno riconosciuto, nel passeggero della Micra, Contini Ciro considerato attuale capo clan dell’omonimo clan, nipote di Eduardo Contini, attualmente detenuto.
Contini, uscendo dalla autovettura si è disfatto di una pistola ed è scappato, ma è stato rincorso e fermato, insieme al conducente della vettura da uno dei due poliziotti , dopo una corsa di circa 500 metri conclusasi in via Tanucci. L’altro poliziotto ha invece recuperato, nella via Sant’Attanasio, la pistola, una Python 357 Magnum CTG Colt’s PT.F.A. di fabbricazione USA con matricola leggibile e completa di 5 proiettili di cui 4 Magnum ed 1 38 special. L’arma risultava essere rubata, il furto fu denunciato regolarmente nel 2010.
I due sono stati arrestati per i reati di porto e detenzione nonché di ricettazione di arma, ma gli è stata contestata l’aggravante di agire a favore dell’associazione criminale, mediante il “pattugliamento” teso a dimostrare il controllo del territorio. I due giovani sono stati arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Napoli Secondigliano. L’arma ed il munizionamento, nonché i due telefoni cellulari trovati in possesso dei due arrestati, sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. La Nissan Micra usata dai giovani è stata affidata in giudiziale custodia ad una ditta autorizzata.
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