Non si è trattato di un raid punitivo di stampo camorristico, ma di una rapina, è questa la verità di Tony Colombo, cantante neomelodico palermitano ma napoletano di adozione. Lo scorso giovedì pomeriggio, secondo quanto riportato dal Mattino, sarebbero stati esplosi colpi di pistola solo contro la vetrina della sua casa discografica adiacente l’abitazione in cui vive a Secondigliano.
Tony Colombo affida a Instagram la sua verità sul raid che si è consumato contro il suo studio. In cinque video, pubblicati sul suo profilo, si rivolge direttamente ai fan:
“Non so se ridere o piangere per quello che sto leggendo ci tenevo a fare questo video perché mi piace dare spiegazioni sempre, specie quando girano cose non vere. Si parla di un raid punitivo contro una storia d’amore… ragazzi, si è trattato semplicemente di un tentativo di rapina. Nel mio studio ho vari strumenti musicali. Hanno cercato di entrare per rubare, hanno sparato per rompere il vetro, non ci sono riusciti e si sono dileguati».
Poi continua mettendo a tacere le voci sulla relazione con la compagna Tina Rispoli: “Io e mia moglie siamo due artisti – dice – e mia moglie è una donna dalla fedina penale pulitissima. Certo nessuno risponde delle responsabilità penali di altri. Io faccio l’artista e la donna che tra qualche mese sarà ufficialmente mia moglie oggi fa la casalinga. Siamo delle persone perbene, non c’è stato nessun raid punitivo. Noi viviamo la nostra storia d’amore in modo pulito agli occhi di tutti – sottolinea – e non dobbiamo nasconderci da nessuno. Anzi, il 28 marzo siete tutti invitati al matrimonio”.
Il video:
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