Pena dimezzata per il carabiniere Gianni Macchiarolo imputato per l’omicidio di Davide Bifolco, il 17enne del Rione Traiano ucciso a colpi d’arma da fuoco il 5 settembre del 2014 dopo un inseguimento.
Da 4 anni e 4 mesi a 2 anni con la pena sospesa. Questa la decisione dei giudici della seconda sezione della Corte di Appello di Napoli dopo la sentenza, con rito abbreviato, di primo grado dell’aprile 2016.
I fatti risalgono alle due del mattino del 5 settembre del 2014 quando una pattuglia dei carabinieri si lancia all’inseguimento di tre ragazzini, tutti in sella allo stesso scooter e senza casco, che non si fermarono all’alt imposto dai militari che erano alla ricerca di un latitante, Arturo Equabile.
Macchiarolo riuscì a bloccare due ragazzi, tra cui Davide. Poi dalla pistola d’ordinanza del carabiniere partì il proiettile che uccise Davide che si trovava già a terra. In primo grado è stato stabilito che il colpo partì per errore: il carabiniere inciampò e nel perdere l’equilibrio fece partire un colpo dalla pistola che non aveva la sicura.
Una sentenza che ha provocato dolore e indignazione tra i familiari della vittima, gli amici e i movimenti che da tempo si battono perché venga fatta giustizia. “Due anni, solo due anni, neanche se fosse stato ucciso un cane” protestano i familiari del ragazzo. Oggi alle 17.30 è previsto un sit-in di protesta nei pressi della chiesa del Rione Traiano.
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