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Falso cieco dal 2003: lavorava in Comune e guidava lo scooter

Per lo Stato era cieco dal 2003. Percepiva pensione e indennità di accompagnamento, lavorando al comune di Napoli come centralinista non vedente. Lui però ci vede benissimo, tanto da guidare lo scooter nel dedalo di vicoli che caratterizzano il centro storico di Napoli e rinnovare la patente superando brillantemente (8/10 per occhio) la visita oculista.

Il falso cieco è stato scoperto al termine di un’articolata indagine della Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Seconda Sezione “Pubblica Amministrazione” della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. All’uomo, un 46enne napoletano che dal 2003 ha percepito circa 110mila euro dallo Stato, sono stati sequestrati due immobili, un terreno e diversi conti correnti.

I militari del I Gruppo Napoli, dopo numerosi appostamenti e pedinamenti, hanno acquisito rilevanti elementi indiziari a carico del falso cieco, in ordine al reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”. In numerose circostanze, le Fiamme Gialle hanno sorpreso il sedicente invalido a compiere attività di deambulazione non compatibili con lo status di “cieco civile assoluto” ricoperto dal medesimo a partire dall’anno 2003: una su tutte la guida dello scooter, talvolta con tanto di passeggero a bordo, per i vicoli del centro storico napoletano.

Ed è proprio da uno dei pedinamenti che i Finanzieri sono riusciti a risalire al luogo di lavoro del “falso cieco”, assunto dal 2001, quale centralinista non vedente del comune di Napoli, mansione rientrante tra le posizioni previste dalla Legge 68 del 1999, finalizzata all’inserimento e all’integrazione lavorativa delle persone disabili.

Infine, i militari del I Gruppo presso la locale Motorizzazione Civile hanno scoperto che il “falso cieco” era anche in possesso di una regolare patente di guida; l’ultima visita medica per il rinnovo attestava la sua capacità visiva a ben 8/10 per occhio.

Sulla base della ricostruzione dei fatti al termine delle indagini di Guardia di Finanza e Procura, il gip del Tribunale di Napoli ha emesso apposito provvedimento cautelare nella forma del sequestro preventivo per equivalente, pari all’importo erogato dall’Inps quale
pensione ed indennità di accompagnamento: sono stati così sottoposti a sequestro i beni immobili e le disponibilità finanziarie di proprietà dell’indagato.

L’attività di servizio testimonia il costante impegno esercitato dalla Guardia di Finanza di Napoli nel contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica nazionale e comunitaria, a garanzia che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate al sostegno delle fasce deboli della collettività.

redazione

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