Tradizioni

ADL-Ancelotti: normalità, tressette e quella promessa implicita sul mercato

Serenità, normalità. Partite a tressette con il tifoso di turno. Il nuovo corso targato De LaurentiisAncelotti sembra essere iniziato con il piede giusto. Mai una parola fuori posto in questi primi sei giorni di ritiro.

Unità d’intenti sia dall’una che dall’altra parte, con lo stesso allenatore di Reggiolo che ha spazzato via qualsiasi tipo di ipocrisia ribadendo un concetto molto semplice: “Sono un allenatore aziendalista, lavoro per il Napoli e la strategia di mercato è stata fatta di comune accordo”.

Unione di intenti anche, o soprattutto, quando si è affrontato il tema calciomercato. Entrambi hanno sottolineato la necessità di un terzino destro (adattabile all’occorrenza anche a sinistra) per completare la rosa. Entrambi hanno affrontato l’argomento top player sottolineando che i campioni fanno già parte della rosa del Napoli.

Entrambi, però, tacciono su un aspetto che oramai è di dominio pubblico: il grande colpo, quella ciliegina sulla torta tanto auspicata da tifosi e addetti ai lavori, alla fine arriverà e – stando all’attuale rosa del Napoli – sarà un grande attaccante.

E’ francamente impossibile non pensare a un acquisto del genere nella prima stagione sulla panchina del Napoli di Carlo Ancelotti. Soprattutto dopo la provocazione lanciata dallo stesso De Laurentiis a Cavani (“Se vuole il Napoli mi deve chiamare, deve ridursi l’ingaggio e creare le condizioni con il Psg) e dopo le voci diffuse dalla stessa società azzurra su Cristiano Ronaldo proposto al Napoli da Jorge Mendes prima che andasse poi alla Juve.

Insomma non prendere un attaccante di spessore nel primo anno di Ancelotti sarebbe un autogol clamoroso. Significherebbe affidare un’ottima squadra a un top allenatore senza però consentirgli di poter fare il definitivo salto di qualità con l’arrivo di un centravanti capace di fare reparto da solo. Puntare su Milik, Inglese e lo stesso Mertens (che Ancelotti non considera una prima punta idonea al suo gioco) potrebbe rivelarsi controproducente.

Serenità e normalità di Ancelotti e De Laurentiis nascondono anche questo: un accordo tacito che entro il 17 agosto porterà a Napoli quell’attaccante che tutti stanno aspettando.

redazione

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