Un ritrovamento straordinario che si aggiunge a tutti gli altri reperti storici che compongono la meraviglia degli scavi di Pompei. Si tratta di uno scheletro di un bambino dell’età di 7-8 anni, trovato nelle Terme centrali del famoso sito archeologico.
È la prima volta, dopo 20 anni, che si verifica una cosa del genere. Gli scavi che hanno permesso il ritrovamento sono stati eseguiti in un cantiere sommerso dai lapilli. L’incredibile scoperta è stata possibie grazie alla tecnica del ‘video endoscopio‘ che si usa per rilevare i pieni e i vuoti nel terreno.
Come riportato da La Repubblica, lo scavo era stato interrotto nell’800. Senza i nuovi strumenti e le innovative tecnologie, non avrebbe portato alla luce i resti umani che ora saranno ricostruiti in 3D.
La spiegazione dell’intero lavoro da parte del direttore del parco archeologico Massimo Osanna e dell’antropologa Valeria Amoretto:
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