Foto da La Repubblica
Le minacce di Donald Trump, Theresa May ed Emmanuel Macron si sono tradotte in realtà. Alle 3 di notte orario di Damasco alcuni missili sono stati lanciati da una portaerei francese verso alcuni centri di ricerca siriani ritenuti la base di produzione di armi chimiche.
Dunque, il presidente Bashir Assad è sotto attacco per aver utilizzato questi armamenti tossici nei confronti del suo popolo, in particolare contro gli ultimi focolai di ribelli rifugiati nella zona del Ghouta. Ma la nuova guerra dell’occidente in Medio Oriente potrebbe avere delle conseguenze ben più gravi.
Infatti, la decisione di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia ha irritato Moaca, Theran e Ankara. Il trio composto da Vladimir Putin, Hassan Rouhani e Recep Tayyip Erdoğan hanno manifestato più volte la loro alleanza in merito alla gestione del conflitto siriano e la loro contrarietà ad un intervento militare con a capo gli Stati Uniti. Dal Cremlino già c’è stata una comunicazione ufficiale che ha affermato tutto il disappunto del governo russo e confermato il suo sostegno ad Assad.
IL GENERALE HAFTAR- Intanto, in Libia potrebbe di nuovo scoppiare il caos. Il Generale Khalifa Haftar sarebbe stato colpito da un malore improvviso, forse un ictus causato da un tumore al cervello. Il male avrebbe costretto l’uomo forte della Cirenaica ad un ricovero urgente a Parigi. Nelle ultime ore è anche trapelata la notizia della sua morte, poi smentita da fonti egiziane. Da Bengasi e Tripoli, invece, vige il riserbo assoluto.
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