Operazione all’alba contro uno dei clan più potenti della provincia di Napoli, quello subentrato allo strapotere di Raffaele Cutolo e Carmine Alfieri. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito una misura cautelare, emessa dal GIP di Napoli, a carico di 11 persone ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso nonché di reati aggravati da metodo e finalità mafiose quali estorsioni, detenzione illegale di armi, sottrazione di beni sequestrati, detenzione e spaccio di stupefacenti, favoreggiamento personale.
Nel corso delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea è stata confermata l’operatività del clan nella gestione di varie attività illecite. Emersa la pervicacia degli indagati -per ribadire il controllo camorristico del territorio- nel riappropriarsi dei beni strumentali di una attività produttiva di Ottaviano che era stata sequestrata a uno degli affiliati e affidata ad amministrazione giudiziaria.
Accertate estorsioni a imprenditori e commercianti del vesuviano e diversi episodi di detenzione e spaccio di cocaina e hashish. Identificati inoltre soggetti che favorirono la latitanza del reggente del clan Francesco Maturo, inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi fino al maggio 2014, quando fu catturato armato di 2 pistole in una villetta del salernitano, in fuga da circa 2 anni per sfuggire all’esecuzione di una ordinanza di custodia Cautelare per 416 bis ed estorsione.
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