L’indagine che si è conclusa con il blitz contro il clan Moccia, avvenuto alla fine dello scorso mese di gennaio, ha portato allo scoperto la rete delle attività illecite e criminali gestite dal sodalizio. Inoltre sono emersi alcuni aspetti legati a specifiche figure di spicco affiliate all’organizzazione.
Su tutte, quella del boss Gennaro Tuccillo alias “Zi Sant“. Dalla trascrizione delle intercettazioni pubblicate all’interno dell’ordinanza, sembrerebbe evidente la volontà di Tuccillo di voler addirittura mettere fuori gioco il genero Giovanni Castiello. Quest’ultimo è sposato con Luigia Tuccillo.
“Lo mando ad uccidere veramente“, questa una delle frasi emblematiche che il boss ha pronunciato durante una conversazione in carcere avuta con la moglie, Anna Capone. L’occasione è stato uno dei tanti colloqui tra Tuccillo e la consorte.
Il movente che avrebbe portato Zi Sant a volere la morte del padre dei suoi figli, sarebbe la cattiva gestione di alcune attività illecite, tra cui quella estorsiva. Castiello avrebbe intascato più soldi del dovuto, prendendo più “clienti” di quelli che gli spettavano, facendo sballare i conti del clan e mancando di rispetto al suocero.
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