La Sonrisa dopo il Boss delle Cerimonie diventa un fenomeno nazionale

Il Boss delle Cerimonie su Real Time ha reso celebre il castello la Sonrisa, hotel e ristorante di Sant’Antonio Abate in cui hanno luogo cerimonie e feste importanti. Antonio Polese grazie alla sua simpatia ha dato volto al programma trasmesso in tutta Italia che, dopo le critiche iniziali, è diventato un grande fenomeno di successo.

Il Castello delle Cerimonie (titolo attuale del programma dopo la scomparsa di Don Antonio) è oggi portato avanti dalla figlia di Polese, Donna Imma impegnata nella tradizione di famiglia che continua ad incantare gli ospiti con menu e feste da favola. L’ennesima dimostrazione è stata la celebrazione del Capodanno, settecento ospiti hanno avuto accesso ad un ricco cenone dove i piatti della tradizione hanno rispettato e sublimato la storia napoletana pur con qualche apprezzata innovazione. Prodotti di punta della gastronomia, tra gli arredi opulenti e le immagini di vip su tutte le pareti tra cui primeggia Antonio Polese con una sua gigantografia alle spalle dei tavoli.

Tutti gli ospiti hanno concluso la serata soddisfatti dalla serata grazie al lavoro instancabile delle cucine, del maitre Ferdinando che dirige la sala e del marito della figlia del Boss, Matteo Giordano, che ha sempre lavorato a stretto contatto con Polese. L’atmosfera era tipica del cenone in famiglia con un servizio impeccabile e piatti assolutamente studiati e pietanze spettacolari come la cocotte di mare (come riporta Scatti di Gusto), paccheri con l’aragosta, e chicche della cucina mediterranea come frutta secca, struffoli, agrumi e tanta musica. Quello che sorprende però è un dettaglio fondamentale, i commensali intervenuti non erano solo napoletani, sono giunti invitati arrivati da ogni pare d’Italia, simbolo tangibile che Don Antonio ha dato vita ad un vero fenomeno che è andato ben oltre lo spettacolo televisivo e per tale motivo tutti hanno cercato di ottenere un posto in prima fila per godersi questo spettacolo in tavola.

Valentina Giungati

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