Dramma al Santobono di Napoli, bimbo dimesso dall’ospedale torna in arresto cardiaco e muore

Tragedia all’ospedale Santobono di Napoli. Un bambino di 3 anni è morto questa mattina alle 7.43 dopo essere arrivato in arresto cardiaco al pronto soccorso. Il piccolo era giunto una prima volta all’ospedale giovedì sera, i medici gli avevano riscontrato dolori addominali, infiammazione delle vie aeree e diarrea, mentre i genitori avevano lamentato che avesse anche la febbre. Il personale sanitario l’aveva classificato come “codice verde” e l’aveva dimesso dopo la visita.

Questa mattina, quando il piccolo è arrivato in arresto cardiaco, i medici hanno provato in tutti i modi a rianimarlo, ma purtroppo non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. L’ospedale Santobono di Napoli ha diramato una nota in cui spiega la vicenda:
“Dopo la visita, integrata da un esame ecografico, il quadro clinico è stato ritenuto, in conformità alle linee guida ordinariamente seguite, non abbisognevole di ricovero e il piccolo è stato reinviato al domicilio, con prescrizione di farmaci e richiesta di controllo presso il curante dopo 24 ore.”.

Intanto i sanitari dell’ospedale, prima ancora che fosse richiesto dalle autorità competenti, avevano avviato la procedura per la richiesta dell’esame autoptico, per accertare le cause del decesso del bambino. La struttura ha poi affidato a una commissione composta dal direttore medico dell’ospedale, dal responsabile del rischio clinico e dal medico legale dell’Università Federico II, il professor Pierpaolo Di Lorenzo, il compito di verificare cosa è successo.
L’ospedale Santobono è considerato per numero di casi e trattamenti appropriati un’eccellenza in Italia, soltanto dall’inizio del 2017 circa 100.000 bambini sono stati accolti dal pronto soccorso della struttura.
“La Direzione dell’Azienda– si legge nella nota diffusa dall’ospedale- fiduciosa nell’azione delle Autorità competenti, così come della professionalità ed abnegazione dei propri Sanitari, esprime alla famiglia sentite condoglianze e la più fattiva vicinanza, assicurando la massima collaborazione nell’individuare le cause della dolorosa vicenda“.
Sconvolti i genitori del piccolo che attendono sia fatta chiarezza sulla morte del figlio.