Via da Napoli per necessità, per un futuro migliore, per realizzarsi professionalmente, per dimenticare le difficoltà del passato. Via da Napoli perché oltre alla bellezza, alla cucina e all’unicità dei suoi luoghi, c’è bisogno anche di un lavoro stabile, di servizi, di mezzi di trasporto efficienti e di tanto altro ancora.
E’ questo quello che emerge in “Napolitaners“, il docufilm di Gianluca Vitiello, speaker radiofonico di Radio Deejay emigrato dieci anni fa a Milano, dove si racconta il rapporto dei napoletani con la loro città natale. Un rapporto mai interrotto nonostante i chilometri di distanza.
Presentato venerdì 24 novembre al cinema Hart di via Crispi a Napoli, “Napolitaners” racconta le storie, divise in 16 capitoli, dei nostri concittadini emigrati negli anni a Milano, Berlino, Ibiza, New York e Tokyo. Racconta la loro sofferenza, le emozioni, il riscatto di chi a malincuore ha lasciato un città bella, ma piena di difficoltà, alla ricerca di un futuro migliore. A distanza di anni, tuttavia, la maggior parte di loro ha confermato la propria scelta di vita e fatica a pensare a un eventuale ritorno alle pendici del Vesuvio (“Magari quando andrò in pensione)”.
Ritratti diversi, storie differenti, ma tutti accomunati dall’appartenenza ad unica una città: Napoli. Dal caffè con la moka portata da casa alla pizza mangiata in una delle tante pizzerie napoletane sparse nel mondo, dalla partita del Napoli vista in compagnia di altri tifosi napoletani alla preparazione del ragù la domenica, l’unico modo per contenere la malinconia e sentirsi un pò a casa è ricreare una piccola Napoli nella propria quotidianità anche altrove. “Da questi ritratti non si evidenzia solo la necessità di un riscatto – chiarisce il regista – quanto piuttosto il desiderio di poter abbracciare quanto più possibile il luogo delle radici”.
MILANO – Nella capitale lombarda Gianluca Vitello ha conosciuto Morris Re, fondatore di N.A.M. (“Napoletani a Milano”): un gruppo di 4mila persone che organizzano serate insieme per combattere la nostalgia da Napoli. C’è poi il musicista Emiliano Pepe, che per inseguire il sogno della musica, da Napoli si è spostato a Milano divenendo un ambassador della napoletanità. Tony Arca, nato a Milano da genitori napoletani, canta serenate neomelodiche nella capitale lombarda e gestisce il “Mergellina Bakery” che sforna cornetti e sfogliatelle di notte, un vero e proprio ritrovo del sabato sera per i napoletani a Milano. Nel film viene raccontata anche la storia di una signora napoletana emigrata da anni che per combattere la nostalgia si è fatta realizzare di fronte casa sua un murales raffigurante il golfo di Napoli.
IBIZA – Nella isla bonita, tappa fissa di migliaia di napoletani ogni estate, c’è chi ha trovato la sua fortuna. Da Alessio Matrone, Ceo di Optima Italia e propritario del ristorante “It”, a Roberto, celebre pr. Poi ci sono Piergiorgio, Luana e Sossio che raccontano la loro evoluzione professionale.
BERLINO – E’ sicuramente una delle città più interessanti e all’avanguardia in Europa. Qui sono riusciti a trovare la loro strada tantissimi partenopei. Qui si sono trasferiti e sono diventati una famiglia Luigi Del Vecchio e Stefania Palumbo, che hanno trasferito anche la loro galleria d’arte “Supportico Lopez” dal rione Sanità. Qui si è trasferito Antonio, giovane pizzaiolo e tifosissimo del Napoli che dopo i sacrifici iniziali (“Per un periodo facevamo a turno a dormire sul pavimento del piccolo monolocale che avevamo preso in tre”) ha trovato una sua dimensione nonostante ogni paio di mesi deve prendere l’aereo e tornare dalla sua famiglia. Qui vivono da anni anche Francesca, Fabiana, che lavora nell’ambito della moda, e il fidanzato Maurizio.
NEW YORK – Nella “Grande Mela” Vitiello racconta le esperienze di Alberto, speaker della radio “Nueva York”, Lina, parrucchiera, Nicola, professore al college, Mario, imprenditore, e Alessandra.
TOKYO – Altra colonia di napoletani è la capitale giapponese dove 11 anni fa si è trasferito Peppe Errichiello, proprietario della pizzeria “Napoli sta’ ca” e fondatore del Club Napoli Tokyo. Abbandonato da piccolo dai genitori, Peppe è cresciuto con la nonna per poi lasciare la sua città natale e trovare fortuna in terra nipponica. A Tokyo ci sono anche l’architetto Matteo e la fidanzata Valentina, la cantante Daniela e lo scrittore e presentatore Girolamo.
A fare da sfondo a questo viaggio intorno al mondo ci sono le musiche di Liberato (“Tu te scurdato e me”), Franco Ricciardi (“Femmena bugiarda”), Gnut (“Passione”), Valerio Jovine feat O’Zulu (“Napulitan”), Emiliano Pepe (“Napoletano”), Tarall & Wine alias Gnut e Dario Sansone (“L’importante è ca staje buono”), Gransta MSV (“O’ Pallone”).
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