Carla Caiazzo, bruciata viva dall’ex: “Ho perso anche il lavoro. Le istituzioni sparite”

Carla Caiazzo, la donna bruciata viva dall’ex mentre era incinta, ce l’ha fatta a sopravvivere. La battaglia contro il mostro che voleva toglierle la vita l’ha vinta, ma da quel momento la sua esistenza è cambiata radicalmente. In un primo momento gli aiuti e il sostegno morale alla donna non sono mancati e le istituzioni sono state presenti, ma oggi la donna racconta un’altra verità.

Al Corrierdelmezzogiorno.it, Carla Caiazzo ha dichiarato la propria delusione nei confronti di chi le ha fatto tante promesse, ma che poi non ha mantenuto nessuna di queste:

“Quando ero moribonda le autorità venivano a farmi visita spesso, forse per farsi notare. Ora che sto meglio e avrei bisogno del loro aiuto per trovare un lavoro sono scomparsi tutti”.

Oggi Carla non ha un lavoro e vive grazie all’aiuto della madre e de compagno che le permettono di sostenere una vita dignitosa. Non è abbastanza per una donna che ha già dovuto subire tante sofferenze e che adesso dovrebbe ricevere solo degli aiuti per cercare di avere una vita normale:

“La Regione mi fece sapere di avere istituito un fondo per le donne vittime di violenza, ma non ho visto un centesimo. Io lavoravo come truccatrice ed estetista, ma ora non ho la forza per un lavoro manuale. La mia bambina e io andiamo avanti con i 500 euro che mia madre percepisce di pensione e con il contributo del mio compagno”.

Proprio oggi, nella giornata contro la violenza sulle donne, è fondamentale il messaggio che la donna vuole lanciare a tutti:

“Il messaggio è sempre lo stesso: denunciate. Denunciate subito, al primo segnale. Non fate passare il tempo sperando che chi vi fa del male cambi: nessuno cambia veramente. Chi è violento resterà sempre tale. Ma vorrei rivolgermi anche alle forze dell’ordine. Non limitatevi a verbalizzare una denuncia lasciandola in un cassetto. Le donne vittime di violenza hanno bisogno di essere protette, tutelate, salvate”.