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Sant’Antimo, guerra tra clan a suon di bombe. Cittadini esasperati: “Fate qualcosa”

E’ guerra a colpi di bombe e raid intimidatori quella che si sta combattendo a Sant’Antimo, comune in provincia di Napoli, tra i due clan rivali: i Ranucci da una parte e i Puca dall’altra. L’ultimo ordigno in ordine di tempo è stato fatto esplodere nella notte tra domenica e lunedì davanti all’ingresso di una palestra.

Era da poco passata l’una di notte quando un forte boato ha scosso i residenti del comune napoletano, svegliati dalla deflagrazione avvertita anche a diversi chilometri di distanza e nei comuni limitrofi (Casandrino in primis). L’esplosione ha danneggiato la porta di ingresso della palestra “Step Up” di via Plutone, con la titolare che, così come sempre più spesso accade, ha riferito di non aver ricevuto richieste estorsive o minacce. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di Giugliano.

Si tratta della terza bomba esplosa nel giro di pochi giorni (la settima in pochi mesi) contro attività commerciali presenti a Sant’Antimo.  Secondo una prima ricostruzione dei militari, la palestra finita nel mirino è legata a un imprenditore vicino al clan Puca, capeggiato da Pasquale Puca, detto “Pasqualino ‘o Minorenne“, attualmente detenuto in regime di 41 bis. Anche le deflagrazioni avvenute la scorsa settimana contro  il bar “Imperial” e il negozio “L’angolo di Angy” sono un chiaro messaggio inviato dal clan rivale: le due attività commerciali infatti sono gestiti da parenti, incensurati, dei Puca.

Si tratterebbe dunque dell’ennesimo “messaggio” inviato dal clan Ranucci, capeggiato da Filippo Ronga, 41 anni, latitante da cinque, al sodalizio rivale. Una guerra a colpi di bombe entrata nel vivo lo scorso aprile quando un ordigno venne fatto esplodere davanti al negozio “L’angolo di Luisa” al Corso Garibaldi, con la titolare, la signora Luisa, considerata almeno fino a qualche anno fa la compagna di Filippo Ronga.

Una situazione di assoluta emergenza con i cittadini sempre più esasperati da guerre intestine tra clan che minano la serenità di chi la mattina si sveglia per andare a lavorare onestamente.

Ciro Cuozzo

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