Una latitanza durata due anni e come le “migliori” storie criminali, consumata nel cuore del proprio territorio dal quale ha avuto la possibilità di continuare a gestire i suoi affari. È stato arrestato Vincenzo Tessitore detto ‘Sette pistole o lo’ Zannuto, finito con le manette ai polsi nel suo “fortino” a Gricignano di Aversa.
L’operazione condotta dai Carabinieri ha permesso di stanare un esponente di spicco del clan dei Casalesi legato alla famiglia Schiavone. Il boss era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare che lo avrebbe costretto a scontare una pena detentiva di due anni sull’isola di Favignana in Sicilia.
Ma è dal 2 ottobre del 2015 che Tessitore è risultato scomparso ed introvabile. In quel periodo ‘Sette pistole era stato scarcerato da poco e quindi non avrebbe voluto per niente al mondo rivedere le sbarre di una cella. Dalle indagini sembrerebbe che in tutto questo tempo ‘o Zannuto sia rimasto a Gricignano. I militari lo hanno trovato in una soffitta all’interno di un’abitazione disabitata. Tessitore è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, di estorsione e di traffico e spaccio di stupefacenti.
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