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Sotto copertura 2, tra fiction e realtà: Zagaria, Turco, Agata e Arturo, ecco chi sono veramente

Terza puntata di “Sotto copertura 2” la fiction in onda su Rai Uno dedicata alla cattura di Michele Zagaria, il super boss dei Casalesi, arrestato il 7 dicembre 2011 dopo anni di latitanza in un bunker ricavato sotto un’abitazione di Casapesenna.

La fiction, che sta riscuotendo ottimi successi in termini di audience, arriva alle ultime due puntate con il capo della Squadra Mobile di Napoli Michele Romano (che veste i panni del super poliziotto Vittorio Pisani) impegnato nelle indagini relative alla cattura di “Capastorta”. Dopo aver individuato il bunker dove si nasconde Zagaria (costruito sotto l’abitazione di un insospettabile operaio), il blitz della Squadra Mobile salta perché il boss viene avvertito in tempo da una talpa.

Romano e i suoi uomini sono quindi costretti a riorganizzarsi ma nel frattempo continuano a seguire anche l’altro pericoloso criminale, Daniele Turco che, secondo le rivelazioni di una fonte confidenziale di Romano, sarebbe il responsabile dell’omicidio del poliziotto Arturo.  Zagaria ha poi un’altra grana da risolvere e riguarda la figlia, non riconosciuta, Agata, venuta a conoscenza della sua identità. Quest’ultima a sua volta vive una storia d’amore tormentata con Nicola, fedelissimo proprio del boss.  Sono attesi dunque sviluppi e colpi di scena importanti in una fiction la cui storia è decisamente romanzata.

Diversi i personaggi non riscontrati nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia che hanno poi portato alla cattura di Zagaria. A partire dalla figlia Agata. Non ci sono prove o riscontri che  il boss dei Casalesi abbia figli, così come nelle indagini non sono emersi particolari riguardo al ruolo svolto dalla stessa. Altro episodio che non corrisponde al vero è quello relativo all’uccisione del poliziotto Arturo così come quello dell’incontro avvenuto nella casa di via Mascagni  tra il super poliziotto Pisani e Vincenzo Inquieto (nella fiction l’idraulico Ventriglia).

La stessa figura di Daniele Turco probabilmente è ispirata al boss sanguinario Giuseppe Setola (nelle foto), capo dell’ala stragista dei Casalesi, arrestato nel gennaio del 2009 dopo una latitanza durata quasi un anno. Tuttavia le carriere criminali di Setola e Zagaria sono proseguite su strade ben diverse e risultano quasi improbabili i collegamenti nella fiction “Sotto copertura 2”. Una fiction che però ha avuto il merito di riproporre quasi fedelmente il bunker dove ha vissuto il boss così come l’abitazione. Non mancano poi scorci dei paesi casertani come Casapesenna, Casal di Principe e San Cripriano.

redazione

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