Una visita obbligata. Di rito. Forzata. Di quelle che si fanno controvoglia. Una visita sintetizzata nel migliore dei modi dallo stesso protagonista, Claudio Lotito, presidente della Lazio e di quei beceri ultras (o presunti tali) che si sono divertiti domenica sera durante Lazio-Cagliari a tappezzare la curva Sud (quella dei cugini giallorossi) con gli adesivi di Anna Frank, la scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, morta nel 1945 a 16 anni in un campo di concentramento. Anna Frank nei “santini” diffusi in curva è stata raffigurata con indosso la maglia della Roma.
“Il rabbino sta a New York. Er vice-rabbino ci sarà?”, chiedeva il patron biancoceleste ai collaboratori. E ancora: “Non valgono un ca…. questi (riferito ai tifosi protagonisti dell’episodio, ndr). Hai capito come stamo? Famo sta sceneggiata“.
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