Da sinistra, Ciro Nappo, Oreste Palmieri e Salvatore Ferraro
Erano stati accusati ed arrestati per aver gestito il giro di racket ed estorsioni ai danni di diverse attività commerciali per il clan Gionta, sodalizio da sempre egemone nel vesuviano con “fortino” a Torre Annunziata. Il Tribunale del riesame ha ribaltato la situazione accogliendo la richiesta di scarcerazione dei legali difensori di Catello Nappo (fratello del più noto Ciro ‘Capauciello ex reggente dell’organizzazione criminale) e di Raffaele Abbellito detto ‘Ciaciello e di Salvatore Ferraro alias ‘o Capitano. A questi ultimi due sono stati concessi i domiciliari.
Restano invece in carcere Ciro Nappo e Oreste ‘Sasà o Luongo Palmieri, nonostante la cancellazione di alcuni capi d’accusa. Nappo hunior era stato accusato anche di aver scritto un “pizzino” trovato nel covo in cui era nascosto il fratello. Proprio da questo pezzo di carta, come riportato da Il Roma, sono scattate le indagini della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) coordinate dai Pm Sergio Ferrigno e Ivana Fulco.
In carcere erano finiti anche Luigi Della Grotta detto ‘Gigino ò Panzarotto e Vincenzo Amoruso alias ‘nzerrino ritenuti i nuovi reggenti del clan Gionta di cui farebbe parte la vecchia guardia del sodalizio tra cui Pietro izzo. Questi ultimi hanno avuto dei contrasti con le nuove leve pronte a scalzare gli storici padrini.
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