Foto da La Repubblica di Antonio Balasco
“Il tabù italiano alla Capri-Napoli è finalmente infranto. Quarantasette anni dopo Giulio Travaglio, Matteo Furlan fa sventolare il tricolore sul gradino più alto del podio, chiudendo in 3h53’37” e precedendo di 6 secondi il compagno di nazionale Andrea Bianchi. Terzo posto per l’argentino Guillermo Bertola, a circa mezzo minuto dal vincitore. Un grande successo, per Furlan, ma con una punta di amarezza. L’edizione numero 52 della maratona del golfo non si è infatti sviluppata sul percorso tradizionale: il forte vento e onde alte due metri hanno costretto gli organizzatori ad eliminare la partenza dall’isola azzurra e creare un circuito nelle acque antistanti il Circolo Posillipo, sede d’arrivo della gara, sulla distanza di due chilometri da ripetere dieci volte. Nella storia della Capri-Napoli era accaduto una sola volta, nel 1981, che il maltempo costringesse gli organizzatori a optare per un percorso alternativo a ridosso della costa“.
Fonte la Repubblica di Marco Caiazzo
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