Detenuto muore nel carcere di Poggioreale. Scatta la denuncia: “Celle sovraffollate”

“Un detenuto è morto nel carcere di Poggioreale a Napoli”. E’ quanto rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. Il corpo è stato rinvenuto verso le ore 6, nella cella 27 del primo piano del Padiglione detentivo “Milano”.

La vittima, 53 anni di origini napoletane, è deceduta per cause naturali a seguito di un arresto cardiocircolatorio. “Aveva un fine pena nel 2019 per estorsione e altri reati. Era detenuto dal 28 giugno scorso per la revoca della semilibertà e si trovava in cella con altri sette compagni di detenzione”, spiega Emilio Fattorello, segretario nazionale Sappe della Campania.

“Ci troviamo – dunque a commentare l’ennesimo tragico evento critico all’interno di un penitenziario della regione Campania in un’estate di fuoco. Poggioreale, che ospita circa 2.100 detenuti, vive in maniera drammatica un sovraffollamento della popolazione detenuta di 700 unità, che ha ripercussioni negative sul personale della Polizia Penitenziaria che opera con ben 300 unità in meno nei diversi ruoli previsti dalla pianta organica”. Il Sappe della Regione Campania entra in stato di agitazione ed annuncia azioni di protesta.

Donato Capece, segretario generale Sappe, aggiunge: “La situazione nelle carceri resta allarmante. Dal punto di vista sanitario è semplicemente terrificante: secondo recenti studi è stato accertato che almeno una patologia è presente nel 60-80% dei detenuti. Questo significa che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti, proprio quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti. A seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%)”.