Sub morti a Ischia, cinque avvisi di garanzia ai subacquei che hanno dato l’allarme senza provare a soccorrerli

Procedono senza sosta le indagini della Guardia Costiera per far luce sulla tragedia avvenuta al largo di Ischia domenica scorsa, in cui hanno perso la vita i due sub Antonio Emanato e Lara Scamardella, insegnante e allieva di 13 anni. 5 avvisi di garanzia sono stati notificati ai subacquei che erano con loro sull’imbarcazione e non hanno tentato manovre di soccorso.

Dopo che si è appreso che la giovane allieva non era in possesso del brevetto da sub ed era in fase di addestramento, è emerso che entrambi non sarebbero dovuti entrare nella Secca delle Formiche, perché non sarebbero stati in possesso dello specifico brevetto speleologico, necessario per scendere nelle grotte marine, come ha spiegato un esperto istruttore di speleologia subacquea di Siracusa, Fabio Portella:
“Non doveva entrare neanche l’ istruttore Antonio Emanato in quella cavità senza uno specifico addestramento, cioè senza un brevetto speleologico, che comporta uno speciale addestramento ed una attrezzatura specifica. Ad ogni modo l’istruttore non doveva portarci la ragazzina in addestramento“.

Intanto in attesa che arrivino i risultati delle autopsie sulle salme delle due vittime, che saranno eseguite nella giornata di domani, la Guardia Costiera ha notificato gli avvisi di garanzia ai 5 subacquei che erano con Antonio e Lara sull’imbarcazione con l’ipotesi di omicidio colposo, poiché seppur hanno dato l’allarme, non avrebbero tentato un’operazione di soccorso.

Fonte: Il Mattino