L’omicidio di Vincenzo Ruggiero è una storia macabra e con innumerevoli quesiti ancora da risolvere. Le indagini della Procura di Napoli Nord proseguono senza sosta e man mano emergono dettagli sempre più inquietanti sull’orribile assassinio del 25enne, attivista gay ucciso e fatto a pezzi da Ciro Guarente. Il brutale omicidio poteva essere evitato? Secondo le parole di una testimone probabilmente sì.
Alessandra Barone, miss trans Europa emerita, ha scritto una missiva a Croncachedellacampania, in cui racconta un episodio di violenza del killer verso la vittima: “Ricordo ancora quella sera del 2015 quando Guarente piombò nella casa di Heven minacciandoci e schiaffeggiando Vincenzo. Quella sera è intervenuta la polizia, e chissà, forse le cose potevano andare diversamente. Riposa in pace, Vincenzo, uomo meraviglioso“. Queste dichiarazioni offrono agli inquirenti un’importante conferma a quella che già era una pista seguita ovvero che il “Grinder Boy” fosse geloso non solo della sua fidanzata trans, ma anche della personalità solare e piena di vita della vittima.
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