Da sinistra, Antonio Genidoni, Emanuele Esposito, Antonio Mennetta, Francesco Spina e Umberto Accurso
Il quartiere Sanità insanguinato dalla faida tra i Vastarella e il sodalizio Genidoni – Esposito – Spina, Forcella terrorizzata dagli scontri a fuoco tra i Mazzarella e la Paranza dei bimbi, le mire sul centro storico dei Lo Russo e il gruppo antagonista capeggiato da Walter Mallo, il destino incerto di Secondigliano, tra il ritorno dei Di Lauro e i nuovi assetti dell’organizzazione della Vanella Grassi.
Questo è stato il contesto caotico e in continuo mutamento che negli ultimi anni ha caratterizzato le dinamiche criminali della città di Napoli. Intrecci, alleanze e nuove faide tutto per il controllo delle attività illecite, in particolare quella del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Emergono in merito nuovi ed interessanti dettagli, grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia tra i quali Rosario De Stefano, pentito del rione Sanità ed ex compagno di Antonella De Musis, diventata poi l’amante del boss Carlo Lo Russo, oggi detenuto ed anch’esso collaboratore di giustizia.
De Stefano è stato colui che ha dato rifugio a Luigi Cutarelli e Ciro Perfetto, i due killer che hanno ucciso il boss rivale Pietro ‘Pierino Esposito, assassinato proprio nel cuore del quartiere Sanità. Per un’assurda coincidenza, De Stefano ha ospitato nella stessa abitazione anche lo stesso capo clan, prima che rimanesse vittima dell’agguato, e suo figlio Ciro anch’egli morto per mano dei rivali.
Ma a frequentare casa De Stefano non erano solo i membri dei clan che si contendono il rione Sanità. Infatti, come raccontato ai magistrati dallo stesso pentito, un gruppo di affiliati al sodalizio della Vanella Grassi, dopo essersi incontrati con i vertici dell’organizzazione Genidoni – Esposito – Spina presso l’ospedale San Gennaro dei poveri (perché Antonio Genidoni era li ricoverato), sono andati al domicilio di De Stefano per partecipare ad un summit di camorra.
Al vertice, oltre agli uomini di Secondigliano, “ci sono stati anche il Padrino ‘Pierino Esposito, il figlio Ciro, Walter Mallo, Manuele ‘Soffietto e Francesco Spina, mentre Sasà ed il ‘Pirata sono rimasti di sotto a fare da vedette“, queste le dichiarazioni di De Stefano. Secondo quest’ultimo le due fazioni avrebbero discusso di come gestire l’attività del traffico e spaccio di droga e mettere fine alle loro faide in corso, in particolare contro i Vastarella e i Lo Russo.
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