Pizzo in nome dello storico clan Mazzarella e per conto del gruppo Capasso-Castaldo. Sono finiti tutti in carcere i taglieggiatori di un imprenditore, attualmente ai domiciliari per reati finanziari, titolare di numerose sale giochi e slot machine.
Qualche settimana fa Piezzo aveva imposto il pizzo all’imprenditore. Qualche giorno prima, invece, i carabinieri di Marigliano avevano arrestato Giovanni Rega, un 27enne di San Giorgio a Cremano, già noto alle forze dell’ordine, e anche lui contiguo al clan camorristico dei Mazzarella. Quando è stato bloccato in via San Rocco in possesso di mille euro, non è stato in grado di fornire spiegazioni. Approfondendo la situazione i militari erano riusciti ad accertare che li aveva appena “riscossi” dall’imprenditore delle slot a casa del quale si era recato più volte per minacciarlo e costringerlo a pagare la quota per i detenuti.
Il 29 maggio i carabinieri della stazione di Marigliano avevano dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli al termine delle indagini della DDA, a carico di 4 soggetti del luogo: Giovanni Castaldo, detto ‘o luongo, un 45enne di Marigliano, Luigi Esposito, detto ‘o sciamarro, altro 45enne di Marigliano, Salvatore Pasquale Esposito, detto ‘o sciamarretto, 24 anni e Rosario Castaldo, 33 anni. I quattro sono ritenuti contigui al gruppo criminale dei Capasso-Castaldo. Anche in questo caso i carabinieri avevano accertato numerosi episodi di estorsione ai danni dell’imprenditore mariglianese.
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