Quello spazio ‘arancione’ che sforna panini idilliaci ha spento ieri 6 giugno la sua prima candelina, toccando con mano il successo sbalorditivo costruito in questi 365 grazie all’impegno e al duro lavoro di Egidio Cerrone e della sua squadra, una grande famiglia.
Ieri per questo evento il Puok Burger Store ha deciso di festeggiare omaggiando i suoi clienti con una speciale serata: presenti per l’occasione tutti i panini del mese fino ad esaurimento scorta, presentazione del panino dell’anno, per la prima volta il Nonna Assunta venduto anche di sera e poi la vendita delle t-shirt a prezzo super scontato. I clienti hanno colto al volo questa occasione per festeggiare con lui e hanno letteralmente invaso via Cilea, una fila interminabile ha affollato la strada fino a notte inoltrata quando la saracinesca si è abbassata lasciando tutti estremamente soddisfatti e felici.
“Sono le 6 del mattino, sono appena tornato a casa e prima di addormentarmi voglio dedicare a voi le ultime forze con ancora il cuore pieno di gioia. Poi programmo, maddorm, domani siamo chiusi e a pranzo porto tutto lo staff a ristorante. Il mio staff. I miei ragazzi che col coraggio dei sognatori e lo stesso cuore di chi li ha ispirati, ieri sera hanno affrontato tutto questo. Roba che avrebbe fatto tremare le gambe a tutti, me per primo, ma non a loro, i miei eroi. Hanno affrontato con lo stesso spirito di sempre una fila che in tutta Italia e chissa dove non si era mai vista. Una cucina che non si è fermata un secondo, lottando contro il tempo e lo spazio, per la prima volta con sedici panini e un manicomio in testa che non si può spiegare. Sasi, Marco Nonno, Renato, Nayeem, Imran, Francesco, Zahid siete dei fuoriclasse. Sedici panini che sono diventati decine di referenze da preparare per i ragazzi del laboratorio. Francesco, Pietro e Rebecca siete stati il nostro carburante, e tu Mario sei stato un motore pazzesco, d’epoca ma con un rombo da far paura. E le ragazze che si sono divise tra il banco e quel mezzo km di fila, tra spiegazioni, informazioni, aggiornamenti, balli di gruppo, guantiere di patate, e la ggggente, un casino di geeente addosso: Teresa, Luana, Roberta, Dario, Lulo, Nadia, Lina, Angela, Ethel, Luigi, Gigi e Maria, che cosa grandiosa siete state e stati, avete percorso Via Cilea avanti e indietro milioni di volte, e quanto sono stato felice nel vedere, quando tutto è finito, la stessa strada come se niente fosse successo, penso che avete pulito fino a Via Scarlatti nappoc. Sono fiero di tutti voi. E sono fiero, e siamo fieri, dell’immenso affetto ricevuto. Sembrava di essere al concerto di uno buono, o al lancio dell’iPhone che fa pure il caffè, ci avete fatto cagare addosso ma ci avete fatto capire quanto di buono abbiamo realizzato in questo primo anno. Vi vogliamo ringraziare, e SCUSATECI se abbiamo commesso qualche errore, SCUSATECI se siamo stati molto più lenti del solito e qualcuno ha venduto il proprio scontrino ad altri, SCUSATECI se con tutte le nostre forze ci voleva ancora più organizzazione e qualcuno se ne è andato con tanto di rimborso, e SCUSATECI se non siete riusciti a trovare il panino del mese che tanto desideravate e che si è preso chi era in fila dalle 18. NOI abbiamo provato ad affrontare tutto questo. Abbiamo avuto il coraggio di farlo, di regalarvi per una sera tutto il nostro cuore e tutto il nostro impegno. Ora sappiamo cosa siamo diventati e quanto siamo amati. Ora sappiamo anche quanto siamo odiati. E a tutti quelli che ne hanno approfittato di ieri per lasciarci una recensione negativa (vergognatevi) o che non hanno avuto ne comprensione e ne tolleranza per questa squadra di eroi (rifletteteci), io vi dico, che non io, ma loro, difetto più difetto meno, oggi meritano soltanto applausi. Perchè abbiamo dimostrato che una quindicina di napoletani e qualche bengalese possono creare insieme tutto questo e possono affrontarlo, qui a Napoli “dove niente funziona, dove non si può sognare, dove niente si può fare”. Noi il 6 Giugno abbiamo dimostrato che a Napoli, con sacrificio, cuore, fantasia e tantissimo incanto, una cosa del genere SI PUÒ FARE. Puok è il sogno napoletano, GRAZIE a chi ci vuole bene e CREDE in noi” queste le parole di Egidio Cerrone al suo rientro dopo una serata che corona a pieno titolo il suo impegno e il suo sogno.
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