Stella San Carlo all'Arena

La storia del gemellaggio tra il Napoli e il Genoa

La stagione calcistica italiana di Serie A 1981/1982 si concludeva con un 2-2 storico che sanciva la nascita del gemellaggio più longevo d’Italia tra due tifoserie. Era il 16 maggio 1982. Il Napoli di Rino Marchesi ospitava al San Paolo il Genoa che lottava per la permanenza nella massima serie. Sua concorrente diretta il Milan. Questa è la cronaca della storia che si consumò durante l’ultima giornata di campionato, proprio a pochi minuti dalla fine. Gli azzurri conclusero quella stagione al 4° posto, con 35 punti riuscendo a qualificarsi aritmeticamente per la Coppa UEFA.

Il Grifone necessitava invece di un solo punto per non retrocedere in Serie B. Anche il Milan di Italo Galbiati, quell’anno, disputò un pessimo campionato tanto da essere non solo costretto a battere il Cesena ma anche a sperare nella sconfitta del Genoa o del Cagliari per garantirsi la permanenza nella massima serie. A soli due minuti dal fischio di inizio Briaschi portò in vantaggio i rossoblu mentre il Milan, loro diretta inseguitrice, annaspava a Cesena perdendo per 2 a 0 durante la prima frazione di gioco.

Nella ripresa i goal di Criscimanni e Musella ribaltarono la situazione ed il Napoli si trovò a condurre la partita per 2-1. Nel frattempo, però, dal campo del Cesena arrivavano pessime notizie per il Genoa. Anche il Milan, infatti, era riuscito a portarsi in vantaggio grazie ai goal di “Squalo” JordanCiccio RomanoRoberto Antonelli. Di colpo la speranza tornò ad alimentare i sogni rossoneri. Mancava però ancora il risultato definitivo dallo stadio San Paolo. E fu proprio durante gli ultimi minuti di gioco che il pubblico partenopeo iniziò a rumoreggiare chiedendo a gran voce il pareggio con il Grifone.

Ed il goal, alla fine, arrivò. A pochi minuti dal fischio finale il portiere azzurro Castellini sbagliò clamorosamente una rimessa in gioco regalando, di fatto, un calcio d’angolo ai genoani che l’ischitano Faccenda, all’86’, trasformò nel 2-2 definitivo. Al fischio finale l’impianto di Fuorigrotta fu scosso da un tremendo boato di festa. Il Diavolo era stato finalmente spedito all’inferno. Napoli e Genoa, invece, stringevano un’amicizia fraterna sorretta dalle parole del dottor Gatto: “Grazie di cuore a Napoli perché ha tifato per noi, è un gesto che non dimenticheremo mai”. 

redazione

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