Considerata come una delle strade più suggestive di Napoli, via Toledo è per molti la strada dello “struscio”, allora sapeva incantare e lo ha sempre fatto da secoli, esattamente dal 1536, data della sua fondazione. Una via che ha affascinato milioni di persone, nonché l’illustre scrittore francese Stendhal che la descrisse come “la più affollata e allegra del mondo”.
La strada è stata fortemente voluta dal Viceré Don Pedro de Toledo per bonificare la fogna che da Montesanto, convogliava le acque reflue della collina del Vomero, per poi proseguire verso il mare. Via Toledo rappresenta uno spaccato della vita sociale, mondana e storica della città. È stata edificata all’interno di un piano urbanistico più complesso del solito, che prevedeva l’abbattimento delle mura aragonesi, la costruzione dei Quartieri Spagnoli edificati per l’uso di appartamenti militari, l’ampliamento della struttura cittadina lungo l’asse nord e lo spostamento del centro di potere con la costruzione del palazzo vicereale. Quello che è l’attuale Palazzo Reale, nacque come bastione difensivo per gli attacchi che provenivano dal mare. La strada lunga circa 1.2 km fu considerata un grande successo architettonico e fu accolta con grande entusiasmo da tutta la cittadinanza napoletana.
Il cambio di nome è legato a un particolare periodo storico. Era la mattina del 20 settembre 1870, quando l’esercito di Vittorio Emanuele II riuscì, attraverso un attacco con artiglieria pesante, a creare un varco tra le mura aureliane. Bersaglieri e fanti della compagine conquistarono la città, ponendo fine al potere temporale del Papa. Roma fu finalmente riunita all’Italia con il plebiscito del 2 ottobre che ne sancì l’annessione. L’esultanza galvanizzò anche Napoli e i suoi cittadini che videro attraverso questa vittoria il compimento del Risorgimento nazionale. Inaspettatamente, il 10 ottobre fu proposto al sindaco Paolo Emilio Imbriani di cambiare nome all’antica via Toledo e rinominarla via Roma in onore della neo-capitale.
Nonostante la strada principale della città conservasse circa 334 anni di storia, l’idea spaccò in due l’assemblea in favorevoli e contrari. Perché proprio via Toledo? Il dibattito risultò duro e aspro, spesso ingestibile. In molti volevano conservare il nome originario per la sua storia e tradizione, a questi però, si opponevano coloro che vedevano il riferimento a un periodo di dominio straniero sulla città. Per risolvere il complicato dilemma, che si era venuto a creare, si decise di nominare la strada “via Roma già via Toledo”. Una soluzione che placò gli animi politici, ma non del tutto quelli dei cittadini napoletani, infatti, una parte ancora incredula e scettica voleva indietro il nome originario.
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