La Corte d’Assise di Napoli ha confermato la condanna a 20 anni di carcere per il boss Giovanni Esposito soprannominato “o muort”, cognato di Antonio Abbinante, ex reggente del clan degli scissionisti.
Caso contrario invece per il boss di Mugnano, Biagio Iazzetta che, difeso dall’avvocato Claudio Davino, è stato assolto in pieno nonostante fossero stati chiesti anche per lui 20 anni di galera. Insieme ad Esposito sono stati altri 8 gli scissionisti condannati, come si legge dal Roma, con pene relativamente leggere. Tutti erano stati arrestati il 20 gennaio dell’anno scorso poiché accusati del pieno controllo delle piazze di spaccio dal rione Monterose ai Sette Palazzi. In particolare alcuni esponenti fungevano da ronda armata per preservare il clan da attacchi rivali.
In particolare Giovanni Raia ha avuto 11 anni, Salvatore e Luca Dell’Annunziata hanno ricevuto 9 e 8 anni (con pena ridotta rispetto al primo grado), Raffaele e Antonio Mincione hanno invece avuto 9 e 8 anni, Amodio Marrone e Pasquale Riccio divenuti collaboratori di Stato hanno avuto la pena più bassa ovvero rispettivamente 6 e 8 anni. Antonio Cennamo che doveva avere 16 anni invece ha ricevuto una pena di 8 anni.
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